"Uno, nessuno e centomila"

"Un progetto fitto di riflessioni, di incontri e condivisioni. Così come suggerisce l’anima del nostro concorso. Dal liceo artistico Manzù di Bergamo abbiamo ricevuto ben tre lavori in concorso, La mano del malato povero, che ha coinvolto cinque alunne Bianca Holenda, Elisa Mantovanelli, Miryam Sole, Giulia Tagliavini ed Elora Zanola. Dalla novella di Pirandello prende vita un dialogo attualissimo sulla visione degli affetti.

Il secondo è un adattamento della novella Le sorprese della scienza e ci porta a rileggere in chiave pirandelliana l’annosa questione del ponte sullo stretto, partecipano cinque allievi e allieve, Anna Bertoli, Alice Cassis, Dafne Cavanna, Luis Colosio, Diego Di Vincenzo.

Il terzo gruppo si è lasciato ispirare dalla novella del 1922, Scialle nero, e affronta i tempi della violenza sessuale, convenzioni sociali, inestricabili legami familiari. Il lavoro è stato sviluppato dagli alunni Pietro De Marchi, Gloria Fornoni, Sara Pezzera, Alessia Pilenga, Paola Traverso.

A seguire e coordinare i tre progetti la professoressa Tiziana Screnci, l’abbiamo intervistata per farci raccontare dei dettagli su questa esperienza."

Di seguito le motivazioni che la giuria ha stilato per i due lavori arrivati a pari merito con il primo premio:

1) LA MANO del malato povero è un testo originale e di grande intensità, grazie ad un'ottima scrittura teatrale, ricca di didascalie e notazioni che riescono a trasmettere forti emozioni e commozione. La straziante solitudine di un artista che muore su un letto di ospedale può rimandare, in epoca attuale, al dramma dei morti di Bergamo durante la pandemia, ma tocca anche una realtà tristemente diffusa nella società contemporanea: l’indifferenza e l’emarginazione verso le persone considerate diverse o colpite da disagi morali e materiali.
1) Le sorprese della scienza
La scrittura fluida e ben congegnata del testo teatrale, che scaturisce da una rielaborazione originale, e che ben coglie la chiave umoristica del soggetto pirandelliano, si lascia apprezzare per l’equilibrata alternanza delle didascalie e dei dialoghi. La scrittura drammatica è dunque equilibrata, attenta ai dettagli, efficace nella delineazione dei diversi personaggi e della situazione. Di grande attualità, inoltre, è il tema del ruolo della scienza nella vita degli uomini.

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Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila - 2023/2024
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